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Lo strumento della Rivalutazione Beni di Impresa introdotta dal Decreto Agosto oltre ad essere particolarmente attraente rispetto alle versioni degli anni passati per le modalità e per il costo rappresentato da una aliquota più bassa e da valutare, altresì, attentamente sotto l’aspetto strategico, in particolare con riguardo alle immobilizzazioni immateriali (intangibili).

È prevista la possibilità di operare la rivalutazione dei beni immateriali e intangibili: si tratta di asset dell’impresa di valore strategico.

Attualmente si sta manifestando una crescita generalizzata dell’importanza degli elementi intangibili, per la capacità degli stessi di generare sinergie, di creare punti di forza competitivi, allocati nell’immagine aziendale, marchi, relazioni con la clientela, know tecnico. Il legislatore italiano, proprio con questo intento, ha, per esempio, introdotto un regime fiscale di favore per l’utilizzo delle “patent box”, riconoscendo che solo l’attività di ricerca può dare maggiore valore e stabilità alla crescita economica. In momenti di accesa competitività e nell’ambito di settori maturi, la valorizzazione dei beni immateriali rappresenta uno degli obiettivi prioritari per l’impresa che voglia massimizzare il proprio valore economico.

Da un punto di vista macroeconomico, lo sviluppo ed il mantenimento di asset immateriali rappresenta un nodo focale ai fini della continuità e della salute delle economie sviluppate, permettendo di far fronte alle economie a basso costo. Si può, pertanto, sostenere che attualmente si stia assistendo ad una crescita generalizzata dell’importanza degli elementi intangibili, che in alcuni settori, ha già condotto tali fattori ad una posizione di netta preminenza rispetto ai componenti materiali di patrimonio.

Inoltre, la valorizzazione dei beni immateriali rappresenta uno degli obiettivi prioritari dell’impresa che voglia massimizzare il proprio valore economico. Le imprese con maggior tasso di sviluppo sono ad oggi quelle in cui sono presenti competenze tecnologiche e materiali distintive; le imprese che non dispongono di sufficienti risorse immateriali, tendono, infatti, generalmente ad operare su mercati di beni non differenziati e la loro redditività è generalmente contenuta.

Vi è da rimarcare, tra l’altro, il fatto che generalmente gli investimenti in immobilizzazioni immateriali, seppur notevoli, non compaiono a bilancio, per una prassi diffusa di spesare detti costi, ovvero di non capitalizzare i lavori interni in economia.

In considerazione di quanto esposto, conoscere quali sono i propri Intangibili e la loro valorizzazione è una delle “migliori pratiche” per l’evoluzione della propria impresa.

 

26 novembre 2020